venerdì 31 ottobre 2008

F&F Dove bere.

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Noi non stiamo mai fermi. Ci piace girare per il Salento e scoprire posti, locali, ristoranti sempre nuovi. O riscoprirli. Proprio ieri sera eravamo a Gallipoli a fare “un giro”. Abbiamo accusato quella sensazione di “avere la gola secca” e stavamo pensando in quale locale andare a dissetarci (ovviamente con qualcosa di alcolico). Ci siamo diretti verso il Gaf, locale che ad entrambi piace moltissimo, dove non capitavamo da un po' di tempo. Si trova vicino alla Fontana Greca proprio davanti al porticciolo del Canneto, una delle zone più suggestive di Gallipoli.
Entriamo e andiamo a sederci ad un tavolo sul soppalco che occupa tutta la larghezza del locale. L'arredamento è decisamente minimal, molto bello, dove il colore bianco delle pareti va in contrasto con il nero e rosso dell'arredamento. Il risultato finale è fantastico (ma ripetiamo che a noi piace molto il locale).
Se avete voglia di qualcosa da bere che magari non trovate altrove, il Gaf è il posto giusto per voi. La scelta di alcolici, cocktail, grappe, rum ecc.. è vastissima. Segnaliamo la presenza nel menù di due tipi di vodka che non è facile trovare in molti locali: Grey Goose e Belvedere (se non le avete mai provate fatelo e vi consigliamo di berle lisce o con ghiaccio e basta). I prezzi sono ok, molto ok.
Ordiniamo un Black Russian e un cocktail alla frutta "secondo la fantasia del barman", entrambi poi molto buoni (soprattutto il secondo). Il tutto per soli 10€, non è una cosa che capita ovunque.
Parlando con uno dei proprietari veniamo a scoprire che il Gaf quest'anno è il locale preserata del
Première, discoteca alle porte di Gallipoli (per chi sta cercando qualcosa da fare stasera, diamo questa idea niente male, Gaf - Première).
Insomma un locale che accontenta sia chi vuole passare una serata in due e magari poi passeggiare per Gallipoli Vecchia, sia che vuole bere qualcosa prima di andare in disco. Sempre però con classe ed eleganza.

martedì 28 ottobre 2008

F&F ...in cucina. Ma quante focaccie facciamo.....

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Salve a tutti. Ci scusiamo per non aver pubblicato post per quasi una settimana ma eravamo impegnati a sperimentare nuove idee. Rimediamo subito.
Quello che vi proponiamo oggi è una ricetta eccezionale. Non sappiamo se si è capito ma siamo amanti delle focacce. Nella fattispecie si tratta di una focaccia con i broccoli.
Vi servono:
- una confezione di broccoli surgelati (meglio se freschi, come al solito),
- una cipolla,
- dello speck,
- 500 gr di farina, ½ bicchiere d'acqua e olio d'oliva per il solito impasto
- 3 uova,
- pan grattato (o parmigiano grattugiato),
- sale e pepe.
Avete tutto? Ottimo, cominciamo allora.


Preparate l'impasto come descritto negli altri post (in quello sul rotolo di formaggi).
Scongelate i broccoli. Tritate la cipolla. In una padella antiaderente mettete dell'olio, la cipolla tritata e i broccoli e fateli soffriggere. A cottura quasi ultimata aggiungete delle listarelle di speck (regolatevi voi per la quantità). Una volta cotto il tutto mettetelo da parte a raffreddare.


Preparate il “collante” con tre uova e il pane grattato. Rompete le uova e sbattetele aggiungendo poco pan grattato alla volta (anche qui regolatevi da soli per la quantità). Se volete ci potete anche mettere del parmigiano grattugiato. Una volta montato il tutto salate e pepate.


Stendete l'intero impasto in una teglia oliata. Versateci dentro i broccoli che nel frattempo si saranno raffreddati. Aggiungete il “collante”. A questo punto, se volete, potete guarnire la vostra focaccia con delle fette di formaggio da mettere sopra, o delle fette di speck o quello che più vi piace.


Infornate a 160 gradi per 20 minuti (più o meno).
Fateci sapere poi....

mercoledì 22 ottobre 2008

F&F ...in cucina. Un'altra idea, una focaccia.

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Oggi vi proponiamo una nuova idea in cucina. Una focaccia con spinaci e pollo. La preparazione è semplice e, come al nostro solito, il risultato è (più che) garantito.
Vi servono:
- degli spinaci surgelati (vanno bene anche freschi ma dovrete lessarli),
- 2 petti di pollo (o del pollo che magari vi è avanzato)
- una cipolla
- 500 gr di farina, ½ bicchiere di acqua e olio d'oliva per l'impasto
- del pecorino (meglio del formaggio ricotta Salentino)
Per prima cosa tritate la cipolla. Mettetela in una padella con gli spinaci e dell'olio e fate insaporire il tutto (o come diciamo qui nel Salento 'nfucate).
Fate cuocere il petto di pollo (vale anche per il pollo, magari lesso, che vi è avanzato) su una piastra preferibilmente o in una padella antiaderente con poco olio.
A questo punto tagliate il pollo finemente e versatelo in una coppa insieme agli spinaci. Mescolate.
Preparate l'impasto con la farina, l'olio e l'acqua come descritto nel post “...nuovo esperimento culinario” sul rotolo ai formaggi. Una volta finito di impastare (vi ricordiamo che se non siete tipi da mani piene di farina e quant'altro ci sono in commercio gli impasti pronti...) tagliate in due parti non uguali (questo perché la parte maggiore va sotto e deve aderire alla teglia) la palla di pasta e stendete le due parti.
In una teglia oliata adagiate una delle due parti facendo attenzione a far aderire i bordi. Riempite con gli spinaci e il pollo che avrete mescolato e stendete il ripieno in modo uniforme. Grattugiateci sopra un po' di formaggio ricotta o pecorino o il formaggio che più vi aggrada. Coprite il tutto con l'altra parte di impasto che avete steso e fate aderire quest'ultimo a quello di sotto.
Infornate a 160 gradi per più o meno 30 minuti....e buon appetito.

lunedì 20 ottobre 2008

F&F Dove mangiare (...bere in questo caso).

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Oggi non parliamo di ristoranti, osterie o cucina. Parliamo di quello che magari si può fare dopo aver consumato un' ottima cena a casa o in qualche posto, magari di quelli che vi abbiamo consigliato noi. Parliamo dei locali dove si può “tirare tardi”, dove si può bere un buon cocktail after dinner e fare quattro chiacchiere, o dove semplicemente fare tappa prima della discoteca.
Molti di questi locali si trovano a Lecce, lo sappiamo tutti. Come sappiamo tutti che sono sempre quelli i posti di ritrovo, magari semplicemente perchè le persone sono restie a muoversi.
Oggi vi parleremo di un locale davvero molto bello che si trova a Casarano (proprio vicino ad “Oste Pazzo”). Per dirvi la verità ci è piaciuto moltissimo anche il nome, Caffè Cortes.
Dicevamo che è un locale davvero bello, e continuiamo a dirlo. Si trova all'interno di quella che anticamente era una corte di un palazzo antico, per la precisione Corte Roma (infatti il locale si sviluppa nel piano terra), e che oggi si affaccia su una strada del centro di Casarano. La parte occupata dal locale è costellata i tavolini coperti da ombrelloni (ottimi posti per i fumatori più incalliti).
Il Cortes all'interno è semplice ed elegante. Pareti bianche con lampade di design, divani (davvero comodi) di pelle rossa e una “chicca”, il pavimento. Quando entrate camminate su una vetrata con “chianche” a vista che si raccorda con un pavimento nero, state attenti perchè vi sembrerà di inciampare (ci siamo capitati più di una volta...).
L'assortimento di alcolici è di prim'ordine, e i cocktail sono davvero ben fatti, anche quelli che inventiamo noi sul momento, cosa che non capita spesso (e il personale non ci guarda nemmeno strano...).
Alla voce “si vabbè, ma quanto costa un cocktail”, rispondiamo che costa davvero il giusto, se considerate anche la qualità che vi viene offerta, e che non trovate dappertutto (oggi davvero in pochi posti ma ci asteniamo dallo scriverli).

venerdì 17 ottobre 2008

F&F Dove mangiare.

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Vi ricordate il post su “Oste Pazzo”? Quella sera non eravamo arrivati in tempo al cinema? Bene. Ieri sera al cinema Italia di Gallipoli ci siamo arrivati con largo anticipo (a scanso di imprevisti...). Volevamo vedere “Mamma mia”. Siamo letteralmente scappati dalla sala dopo 30 minuti (mamma mia secondo noi lo dici dopo che lo vedi, e in tono non proprio entusiasta).

Come al nostro solito abbiamo ripiegato sulla ricerca di un locale dove concludere la serata (e dove tentare di consolarci dopo la cocente delusione cinematografica). Senza fare nemmeno 100 metri troviamo un ristorante-enoteca proprio vicino al cinema. Lo conoscevamo come “Doc”, ma adesso si chiama “La cucina di Giò”. Volevamo solo un dolce e un po' di vino (i nostri esperimenti in cucina a lungo andare chiedono il conto alla linea, anche se l'attività fisica certo non manca...). La cantina del locale è a vista sulla strada e si può entrare anche da lì (secondo voi da dove potevamo entrare noi!?). Nulla da dire sull'assortimento enologico, decisamente di rilievo. Proseguiamo all'interno dove una ragazza molto gentile ci fa accomodare ad un tavolo. Ordiniamo due tortini al cioccolato caldo e due calici di Madrigale.

Mentre aspettiamo le nostre ordinazioni ci guardiamo intorno. Il locale è molto bello. Ci sono delle botti che fungono da tavolini. Anche i tavoli sono molto belli da vedere con le tovaglie a contrasto. In generale l'ambiente è molto ricercato e c'è una piacevole luce soffusa che non dispiace affatto.
Arrivano i tortini e il vino. La presentazione del tortino non ha parole, in un piatto romboidale con letto di cioccolato, fragola, e il gelato in un angolo, ma lasciamo parlare le immagini. Per quanto riguarda il gusto avete presente l'espressione “mi ci sarei fatto il bagno dentro per quant'era buono”? Non pensiamo che ci siamo parole più adatte (peccato che le cose così buone finiscono sempre subito...). Niente da dire su un vino che si presenta già da solo. Ci stava piacendo stare lì. Avremmo preso un altro tortino, la tentazione era forte. Abbiamo preferito andare via, facendo un favore alla linea, non al palato.
Insomma, se anche a voi capita di andare al cinema a Gallipoli e il film non vi piace, uscite dall'Italia, girate a destra e dopo i portici vi ritroverete “
La cucina di Giò”. Passerete una serata molto piacevole e, come ci proponiamo noi, non spenderete cifre assurde.

martedì 14 ottobre 2008

F&F ...in cucina - Nuovo esperimento culinario.

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Avete in frigo dei formaggi che magari non vi vanno più? Se non volete mangiarli e non li volete buttare (non conviene oggi come oggi, se non sei un miliardario…) potete cimentarvi in cucina, come abbiamo fatto noi giusto ieri, facendo un rotolo, o un fagotto, ai formaggi con noci (chiamiamolo così perché non abbiamo ancora scelto il nome). Non richiederà molto tempo e nemmeno molto impegno e il risultato è garantito (sembra lo slogan di una televendita…). Cominciamo?

Impastate 500gr di farina con ½ bicchiere di olio d’oliva (oppure procuratevi della sfoglia pronta per focacce se non vi va di sporcarvi, anche se è meno divertente che farla). Durante l’impasto aggiungete dell’acqua per amalgamare tutto alla perfezione, non esagerate però. Stendete l’impasto e adagiatelo in una teglia oliata.

Adesso prendete i formaggi. Non fa differenza se sono morbidi, duri, cremosi. Potete mette tutto quello che volete secondo i gusti. Magari anche della bresaola o dello speck, fate voi. Riempite il centro della focaccia facendo attenzione a non esagerare, lasciate un po’ di spazio ai bordi in modo che le due estremità si possano chiudere al centro. Pulite un po’ di noci e sbriciolatele sul ripieno prima di chiudere il rotolo (o il fagotto).
Infornate a 140/160 gradi per più o meno 20 minuti (in forno ventilato).

Tirate fuori e fate raffreddare un po’ prima di gustare (fidatevi, uno di noi due ha la lingua ancora bruciata).

Se proprio volete divertirvi, provate a fare lo stesso impasto e riempitelo con stracchino e salmone affumicato. Come di regola il risultato è garantito.
Parola di F&F.

mercoledì 8 ottobre 2008

F&F ...in cucina - Come faccio la spigola oggi?

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Avete voglia di spigola ma sieta stanchi dei soliti modi di cucinarla?
"Al sale" è notoriamente la morte sua, come comunemente si dice. Ma, almeno per la nostra esperienza su questo metodo di preparazione, o il pesce rimane poco cotto per paura di bruciarlo, oppure è troppo cotto e secco.
Questa ricetta (la chiamiamo spigola alla frisa&fichi?) provata da noi è dedicata a chi non ha molto tempo per star dietro alla cottura del pesce.
Vi servono: -una spigola, -un limone, -sale grosso, -pepe, -olio, -vino bianco, -2 figlie di basilico, - capperi.
Pulite la spigola, o fatevela pulire (c'è chi si sente male pulendo il pesce, ndr). Adagiatela in una teglia da forno. Tagliate il limone a rondelle. Mettete 2 fette di limone e le 2 foglie di basilico nella pancia della spigola. Il resto del limone poggiatelo su tutto il corpo fino a ricoprirlo. Cospargete il pesce con una manciata di sale grosso e dei capperi. Pepate e oliate il tutto. Versate del vino bianco in modo da ricoprire tutto il fondo della teglia e infornate per 20-30 minuti a temperatura medio alta (resta il fatto che una sbirciatina di tanto in tanto va data...).
Le carni resteranno tenerissime e il gusto sarà eccezionale.

lunedì 6 ottobre 2008

F&F Dove mangiare

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Vi è mai capitato di voler andare al cinema e di non arrivare in tempo per il film a causa dell'incompetenza al volante di molta gente (a noi è capitato giusto ieri)? A quel punto che si fa? Si ripiega sul cerare un ristorante dove poter almeno cenare, cercando di alleviare il malumore con il cibo.
E' così che ieri sera, girovagando per Casarano (con lo stomaco che chiedeva giustizia un po' per fame, un po' per nervosismo), abbiamo seguito delle indicazioni che dicevano “Oste pazzo” (e menomale che le abbiamo seguite). Siamo arrivati così in una stradina del bellissimo centro storico di Casarano dove si trova appunto questa osteria (come recita l'insegna sulla porta) “Oste pazzo”. Entriamo. Essendo solo in due di solito non abbiamo problemi a trovare posto, infatti, in meno di 3 minuti ci siamo accomodati ad un tavolo.
L'Oste pazzo è un bellissimo locale. E' ricavato in un palazzo antico, con muri e le volte a stella a vista. L' atmosfera è accogliente. E, cosa non meno importante (almeno per noi che abbiamo questo vizziaccio), ha un bel giardino interno dove si può fumare.
Passando al menù, che dire, notevole davvero. Ti stimola proprio la fame. C'è un' ampia scelta di carni in tutti i modi possibili. E, cosa che non avevamo mai visto prima, c'è una selezione di carni “insolite” (non vi spaventate). Antilope, bufalo americano, che non avevamo mai letto su nessun' altro menù prima d'ora. Molto ben fornita la cantina con vini anche importanti, non solo Salentini. Se siete indecisi sul vino o se volete provare qualcosa di nuovo, seguite i consigli del personale molto preparato e non sbaglierete di sicuro. A noi, ad esempio, ci è stato consigliato un eccezionale Torcicoda della cantina Tormaresca (come si suol dire, per quanto ci è piaciuto, la bottiglia forse era bucata).
Abbiamo ordinato un antipasto alla oste pazzo, con un sacco di piattini (come piace a noi) e delle polpette di verdure. Poi un secondo. Pignata di salsiccia con funghi porcini e pollo alle mandorle (ad essere sinceri non ci ricordiamo bene se c'era scritto proprio così... non ce ne vogliate male).
Beh, allora, ci credete se vi diciamo che ci siamo quasi commossi per la bontà sia del pollo sia della salsiccia (non prendeteci in giro, siamo sensibili)? Le portate non sono solo buone ma anche belle da vedere (forse per questo che sull'insegna c'è scritto arte e culinaria). Se non ci credete guardate la foto con la “scarpetta” (ci sembrava un po' più delicato farla con la forchetta...). La farete di certo anche voi.
Abbiamo chiuso al secondo perchè eravamo davvero sazi. Il tutto per una cifra ottima come la cucina che abbiamo gustato.
Insomma, eccezionale.
E poi, immaginate se il film che volevamo vedere era brutto......

domenica 5 ottobre 2008

F&F ...qualcosa di personale.

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La mangia anche l'ormai famosissimo dottor Sapanizza, la "freseddhra 'ncapunita cu la cepuddhra". E come dargli torto.
I turisti che vengono da noi se ne innamorano (e se non lo fanno, permetteteci, nu capiscenu nienzi).
Noi spediamo carichi mensili (nel vero senso del termine) ad un cugino di Roma che non vive più senza.
La frisella è qualcosa che noi paragoneremmo a una vivanda divina, ad un dono del cielo, una manna.
Sarà anche perchè, spesso (ma non più di tanto...) non ci va di cucinare, è la cosa che ci fa sopravvivere, un pò come ha fatto per secoli per moltissime persone della nostra terra, essendo un alimento considerato "povero".
Tra l'altro si presta, a nostro avviso, alle più originali sperimetazioni culinarie. Perchè fermarsi alla canonica frisella col pomodoro, olio e origano? Perchè non provarla col tonno, con la bresaola, nell'insalata, con la Philadelphia, con la Simmental, con formaggio ricotta e rughetta, con la cipolla (dopo però è vivamente cosigliato evitare di uscire di casa),o con qualunque altra cosa ci vada?
Per non parlare della frisella mangiata in barca e bagnata nell'acqua di mare, così, anche senza condimenti. Ma volete mettere????
Proprio con riferimento al mare. Soffrite di mal di mare? Qual'è il problema? Vi assicuriamo (e se ve lo diciamo fidatevi, visto che a mare ci andiamo 12mesi l'anno) che non esistono medicinali che fermino quel tumulto nello stomaco come la frisella. Provare per credere.
Insomma la frisella serve per tutto, è una panacea. Ti riempie lo stomaco quando hai fame e non ti fa nemmeno ingrassare (provato personalmente), ti fa passare il mal di mare, e se hai ospiti di fuori ti fa fare una bella figura sia a cena che a pranzo, garantito.
Si potrebbe intavolare una discussione tra chi la preferisce di grano (o de ranu) e chi di orzo. Ma nessuno ne uscirebbe vincitore, tranne lei, la frisella.
E voi come la preferite?